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ArtResidency

FLEGREO PER IL CONTEMPORANEO

Flegreo per il contemporaneo – Art Residency è una Open Call rivolta ad artisti emergenti, sviluppata in collaborazione con l’Associazione Aporema O.N.L.U.S., finalizzata alla presentazione di un’azione di arte partecipativa da realizzarsi presso il Macellum – Tempio di Serapide, simbolo del centro storico della città di Pozzuoli. Il progetto ha come obiettivo il coinvolgimento della comunità locale, chiamata a ridefinire la propria relazione con il sito archeologico. L’artista (o duo o collettivo) selezionato soggiornerà gratuitamente in una struttura ricettiva di Pozzuoli per un periodo flessibile di residenza di una settimana durante il mese di ottobre/novembre 2022, ricevendo un premio produzione di 500 . L’azione partecipativa messa in atto sarà documentata e conservata nell’archivio di Art Days / Attiva Cultural Projects ETS ed elaborata nell’ottica di una futura produzione editoriale. La giuria selezionatrice è composta dal team Art Days – Napoli Campania, il team Aporema O.N.L.U.S, il Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei Dott. Fabio Pagano, il collezionista Fabio Frasca, la giornalista Mirella Armiero.

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MACELLUM – TEMPIO DI SERAPIDE

Il cd. Tempio di Serapide rappresenta l’origine stessa dell’archeologia flegrea. In questo luogo all’epoca definito ‘Vigna delle tre colonne’, per la prima volta, intorno al 1750, vengono compiute indagini sistematiche. Se l’archeologia flegrea nasce all’ombra delle tre colonne del c.d. Tempio, la vulcanologia mondiale si forma sotto il medesimo cono d’ombra nel momento in cui e sempre qui che vengono avviate le osservazioni sulle particolari consunzioni delle colonne, legandole al fenomeno dei litodomi e quindi agli effetti del bradisismo.

pafleg.it

aporema.it

La Giuria

Gli artisti saranno selezionati da una giuria composta da: il team Art Days – Napoli Campania, il team Aporema O.N.L.U.S, il Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei Dott. Fabio Pagano, il collezionista Fabio Frasca e la giornalista Mirella Armiero.

Aporema O.N.L.U.S., partner della Call, è una struttura no profit che punta alla diffusione dei linguaggi artistici attraverso forme di didattica alternative, basate sulla creatività.

Dott. Fabio Pagano è Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, che comprende i principali siti e monumenti archeologici del territorio flegreo. Un contesto singolare per storia e natura, in cui sono ambientati alcuni dei più importanti miti antichi, come la Gigantomachia, la Sibilla cumana e la porta degli Inferi nell’Averno.

Fabio Frasca è collezionista di arte contemporanea dal 2011. L’opera simbolo della sua collezione, che ad oggi vanta più di 50 opere, è la litografia di Giorgio de Chirico “L’Arcobaleno” (1969). Sol Calero, Antoine Chapon, Adriano Costa, Marinella Senatore sono solo alcuni dei grandi artisti di cui custodisce le opere negli spazi domestici o attraverso prestiti presso istituzioni museali.

Mirella Armiero, giornalista, è caposervizio cultura e primo piano del Corriere del Mezzogiorno, testata per cui si occupa delle pagine culturali dal 1999. Collabora con diversi periodici a stampa e online tra cui Gli Asini, Alfabeta2, Rivista Studio. È giurata del Premio Napoli ed ha insegnato alla Scuola di Giornalismo del Suor Orsola Benincasa di Napoli.

 

IL VINCITORE

La pratica multidisciplinare di Niccolò Moronato è influenzata da una formazione in lingue, economia e marketing, e si esprime attraverso opere basate sul processo del collage, interventi negli spazi pubblici e disegno.
Appropriandosi di materiali da archivi storici e da media contemporanei, Moronato analizza i meccanismi visivi e linguistici per rivelare la formazione di significati che sottendono alla cultura consumistica, mettendo in luce i difetti nell’algoritmo.
Le sue opere destrutturano orientamenti e prospettive consolidate, lasciando spazio all’emersione degli aspetti intrinsecamente violenti o forzosi che costituiscono la “normalità”. Nella sua pratica, invita le comunità e singole persone al gioco e alla ridiscussione creativa e collettiva.
Spesso i suoi progetti hanno inizio da glitch ed esperienze paradossali che espongono la fragilità delle mentalità dominanti e l’erroneità delle idee su cui poggiano, come ad esempio l’infondatezza di un ideale di un Rinascimento “bianco” o la natura oggettivante ed oppressiva del paesaggio e del concetto di
decoro. Moronato si esprime attraverso molteplici linguaggi, tra cui laboratori partecipativi, video, paesaggi sonori, trasmissioni televideo, atti pubblici non autorizzati, opere su carta, pellicola e tessuto. Vive e lavora a Chioggia e Chicago. Ha iniziato la pratica artistica 6 anni fa, dopo una serie di esperienze in ambiti come la ricerca sul consumatore, le organizzazioni internazionali, la pubblicità, big tech e la moda.